La Coda alla Vaccinara
Era la primavera del ’71 quando l’Italia intera la domenica sera era paralizzata davanti ai televisori in bianco e nero, alcuni ancora a valvole, per le cinque puntate del “Segno del Comando” , una indimenticabile, inquietante quanto stupenda produzione televisiva il cui tema era inusuale per i tempi: occultismo, esoterismo, spiritismo, reincarnazione, antichi manoscritti, oscuri orafi e musicisti del settecento, pittori e poeti ottocenteschi, presenze fantasmatiche sullo sfondo di una Roma in continuo bilico tra passato e presente, tra realtà e mistero.
Allora non c‘erano Netflix, Internet e neppure i telefoni cellulari e le calcolatrici tascabili. Le trasmissioni iniziavamo alle 17 per finire alle 23.30, su solo due canali nazionali.
C’era anche allora però, proprio in mezzo al Tevere, l’isola Tiberina, che ha la forma di una nave a remi e, secondo la leggenda, sorge nel luogo in cui ne affondò una e che era parte del mistero di cui si racconta nello sceneggiato, ambientato tra gli altri luoghi di Roma anche in quelle poche stradine a scapicollo sul fiume di cui l’isola è ricca.
Lí sorgeva e c’è ancora l’osteria della Sora Lella, dove la brava Elena Fabrizi, sorella di Aldo, preparava “ ‘na Coda alla Vaccinara che ve la potete impegnà ar Monte “ (di Pietà, ovvero dove si andava a chiedere prestiti impegnando oggetti preziosi n.d.r.).
La coda alla vaccinara nasce proprio nel rione Regola di Roma, poiché agli scortichini o Vaccinari (come il marito di Lella, prima di mettersi in proprio ed aprire la trattoria), ovvero i lavoranti nel mattatoio (l’ammazzatora), si regalava con la paga il cosidetto “quinto quarto” ovvero le parti non pregiate che non venivano vendute: coda, trippa e frattaglie.
E’ una ricetta semplice, che richiede però un lungo tempo di cottura perché la carne si cuoce a bassa temperatura . Si prepara con la Coda di Manzo, Guanciale, Pomodoro, spezie e verdure. Veramente tipica di quelle serate romane da universitario, quando ancora la sera si usciva (se non c’era una puntata del segno del comando) e non si stava a guardare serie TV o a chattare su Internet o Instagram
Ecco, l’abbiamo preparata così, semplicemente, facendo riaffiorare tutti questi ricordi che solo la cucina sa evocare…Provate la ricetta, ci vuole solo un pò di pazienza , ma ne vale la pena!🙋🏻♂️😘
La Coda alla Vaccinara
Ingredienti
- 1 Kg Coda
- 100 g Guanciale
- 300 g Pomodori Pelati
- 50 ml Olio Extravergine di Oliva
- 1 Cipolla
- 1 Spicchio di Aglio
- 3 Costa di Sedano
- 1 Carota
- 30 g Cioccolato fondente 90% cacao
- ½ bicchiere Vino Rosso
- 400 ml Brodo di Manzo
Istruzioni
- In una pentola con abbondante acqua salata sbollentiamo i pezzi di Coda per circa 45 minuti, gettandoli nell'acqua quando questa è a bollore. Poi sgoccioliamo la nostra Coda e teniamola da parte
- Cominciamo la preparazione tagliando il Guanciale e cubetti di circa mezzo cm di lato e mettendoli in una casseuola oppure una padella dai bordi abbastanza alti a contenere in seguito il brodo e il pomodoro. dovrete procurarvi anche il coperchio, perchè la cottura sarà lunga e andrà fatta con il tegame chiuso
- Aggiungiamo ancora l'Olio, la Cipolla, l'Aglio grattugiato, le Carote e una costa di Sedano tagliate a dadolata e facciamo soffriggere nel grasso del Guanciale che mano a mano si formerà per una decina di minuti a fiamma media
- Quando il trito di verdure comincia a prendere colore, aggiungiamo nella padella i pezzi di Coda e proseguiamo dolcemente la rosolatura girando spesso la carne, fino a quando avrà preso un bel colore ambrato.
- A questo punto versiamo il Vino, alziamo la fiamma e facciamo evaporare bene la parte alcolica, poi aggiungiamo Sale e Pepe nero. Facciamo cuocere per circa 10 minuti, poi mettiamo anche i Pomodori Pelati, schiacciandoli leggermente con il mestolo mentre giriamo il tutto.
- Adesso è il momento di aggiungere il Brodo, coprire con il copechio e abbassare la fiamma al minimo. Proseguiamo così la cottura per altre tre ore circa, mescolando ogni tanto e controllando la densità. Se necessario possiamo aggiungere un poco di acqua calda.
- Quando la coda sarà quasi cotta (circa 20 minuti prima della sua fine cottura), pulite la altre due coste di Sedano eliminando i filamenti. Tagliatele a pezzi, scottatele brevemente in acqua salata in ebollizione. poi aggiungete il cioccolato, grattandolo a scaglie piccole. Aggiungete ancora un pò del sugo di cottura della coda e fate cuocere in un tegame a parte per circa 15 minuti
- Ora non ci resta che unire il contenuto del padellino con le coste, il cioccolato e il sugo al resto della preparazione, mescolare e far cuocere ancora per cinque minuti prima di servire caldissima, accompagnando con fette di pane tostato.
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